ASSEGNI DI CURA A VALERE SUL FONDO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA – (FNA 2021) III ANNUALITÀ DELLA D.G.R.C. N. 325/2020.
Sono state fornite dalla Regione Campania le Indicazioni operative per la programmazione degli assegni di cura da finanziare con le risorse del Fondo per la Non Autosufficienza (FNA 2021).
L’Ambito dovrà trasmettere alla Regione Campania entro il 30/11/2022 l’elenco delle persone con disabilità gravissima aventi i requisiti richiesti.
Come precisato dagli uffici regionali, le persone con disabilità gravissima già beneficiarie dell’assegno di cura non dovranno essere rivalutate.
Eventuali ed ulteriori utenti, in possesso dei requisiti richiesti, potranno presentare apposita istanza al Servizio Sociale del Comune di residenza, utilizzando la modulistica allegata, entro e non oltre il 4 novembre 2022, onde consentire alla Commissione UVI di effettuare le valutazioni del caso e permettere all’Ufficio di Piano di trasmettere gli elenchi alla Regione entro i termini stabiliti.
È bene ricordare che gli assegni di cura sono destinati alle persone in carico alle Cure Domiciliari Integrate di ogni livello di complessità (fatte salve le cure prestazionali che non sono integrate), con un Progetto Assistenziale Individuale, elaborato dalle Unità di Valutazione Integrate (UU.VV.II.). Destinatari, in via prioritaria, degli assegni di cura sono persone con disabilità gravissima. Per disabilità gravissima si intende la condizione di persone beneficiarie di indennità di accompagnamento o comunque definite non autosufficienti ai sensi dell’allegato 3 del DPCM n.159/2013 e valutazione in Unità di Valutazione Integrata, oltre che con strumenti in uso (SVAMA o SVAMDI) per l’accesso e la predisposizione del piano assistenziale di Cure domiciliari, anche per una delle condizioni di disabilità gravissima definitive dall’art. 3 del DPCM 26/09/2016.
Le domande presentate da coloro che non si trovano nelle condizioni sopra riportate, non saranno istruite.
Si chiede, pertanto, di evitare l’invio di domande in assenza delle condizioni sopra specificate sì da non sovraccaricare gli Uffici politiche sociali di istanze che avranno esito negativo.
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